L’Auditorium concepito come forma d’espressione della bellezza degli strumenti musicali, si presenta al visitatore sotto forma di scultura organica in grado di coniugare le esigenze acustiche all’architettura fatta di volumi morbidi e linee sinuose che si rincorrono, ottimizzando il propagarsi delle onde sonore all’interno di una struttura rigida come quella del Salone delle Adunate.

L’Auditorium del Museo del Violino è un gioiello di ingegneria acustica da 464 posti. Il progetto di realizzare la nuova sala all’interno dell’originale Salone delle Adunate del Palazzo dell’Arte è stato supportato da uno dei più grandi esperti mondiali del settore, Yasuhisa Toyota dello Studio Nagata Acoustic.

Il perfetto dialogo fra scelte architettoniche ed esigenze acustiche si è manifestato prima attraverso richieste ben precise: ottimizzazione del suono in uno spazio rigido e sfruttamento della luce naturale pur contando su un eccellente isolamento dai rumore esterni.

Dalle analisi effettuate dallo Studio Nagata Acoustics è emersa la necessità di incrementare la sezione libera della sala per migliorarne la resa sonora. Si è quindi deciso di abbassare il livello del palco, scavando al di sotto del pavimento esistente.

Sono state poi posizionate tende acustiche mobili dietro le porte storiche private dei vetri per creare superfici assorbenti variabili in funzione delle necessità, mentre altre tende acustiche mobili sono state posizionate a lato del palcoscenico. Un’intercapedine alta 60 cm che funge da cassa di risonanza è stata realizzata sotto il palcoscenico centrale, utilizzando legno di cedro giallo dell’Alaska.
Il soffitto è stato modellato con forme e linee tondeggianti per ottimizzare la diffusione sonora, mentre per mantenere la possibilità di utilizzare la luce naturale, isolando però dai rumori provenienti dall’esterno, le aperture originali sono state dotate di doppie finestre con vetri acustici altamente performanti.

Il livello di acustica raggiunto è talmente alto da consentire la registrazione in diretta di concerti eseguiti all’interno della sala, che profila Cremona e la sua tradizione musicale come un esempio di eccellenza a livello internazionale.